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26 gennaio 2016

LASCIATE PARLARE LE NOSTRE MACCHIE.


Oggi analizziamo due nuovi studi sulla vitiligine i cui risultati potrebbero essere legati tra di loro. Il primo rappresenta l'ennesima conferma della teoria che ben conoscono i lettori del Blog e che in questo momento storico potremmo definire la "teoria predominante" circa la

causa che alimenta e sostiene la depigmentazione. Sto parlando della tesi che vede le macchie bianche come processo di un meccanismo autoimmune culminante con una abnorme produzione della chemochina infiammatoria CXCL10 e del suo recettore CXCR3. Lo studio, condotto da ricercatori cinesi (1), è stato appena pubblicato sull'autorevole European Journal of Dermatology. Così, anche gli studiosi orientali, come  tanti altri loro colleghi in varie parti del pianeta, hanno potuto osservare nei pazienti con vitiligine  una presenza circolante molto elevata dell'ormai famigerata chemochina infiammatoria e del suo recettore, entrambi favorenti l'infiltrazione, all'interno dei tessuti, di cellule T (soldati armati per attaccare l'agente patogeno presente nell'infiammazione ma che, in questo caso, attaccano per errore il melanocita come fosse un invasore dannoso da distruggere). E hanno anch'essi constatato come i numeri di queste cellule aumentino durante le fasi attive della vitiligine, ad ulteriore conferma che la strada imboccata è finalmente quella giusta. Un dettaglio non da poco persino per gli amanti della concretezza estrema visto che solo attraverso tale viatico si può arrivare alla soluzione finale. Certo....la dinamica fisiopatologica descritta è sicuramente anche  frutto di una costante alterazione delle cellule regolatrici del sistema immunitario chiamate Tregs - Regulatory T cells - argomento che però andremo ad approfondire in futuro  perché, con l'inconsapevolezza dei profani, ma la testardaggine di chi vuole guarire, abbiamo in articoli passati acceso i riflettori su sostanze come l'acido folico (meglio acido folinico) che, guarda caso,  ha dimostrato essere un importante normalizzatore negli squilibri delle cellule regolatrici. 
E a proposito di acido folico...ricordate l'articolo dal titolo "Analisi di un brevetto sulla vitiligine: l'acido folico repigmenta"??
A chi ne ha memoria e a chi invece lo vuole rileggere CLICCANDO QUI, non saranno sfuggiti i miei forti dubbi sulla valenza, ai fini delle indagini cliniche, dei livelli sierici di alcuni elementi esaminati. Nel caso dell'acido folico scrissi che non ci si poteva fermare alle analisi usualmente svolte nei laboratori ma occorrevano approfondimenti intraeritrocitari, impossibili da fare in Italia (a meno che non sei cavia in un esperimento scientifico), perché è all'interno degli eritrociti che occorre verificare la carenza o meno di sostanze che per noi potrebbero essere utili o la cui presenza potrebbe danneggiare il melanocita. Come nel caso dell'omocisteina (clicca qui per leggere l'articolo sull'omocisteina causa della vitiligine). Ebbene l'hanno pensata più o meno allo stesso modo un gruppo di ricercatori egiziani che in uno studio (2) pubblicato nello scorso dicembre hanno confermato la ragione dei miei dubbi: sono andati ad indagare i livelli di omocisteina nel siero di 30 pazienti con vitiligine e di 30 pazienti sani di controllo e hanno appurato che tutti avevano livelli normali ma...andando a verificare l'omocisteina all'interno delle lesioni attive hanno scoperto che nelle macchie di vitiligine i livelli di questa sostanza nociva erano molto alti. Fermi tutti. Premesso che uno studio non rappresenta la verità e che questi medici possono essersi sbagliati ma...come cavolo è che io per la prima volta, dopo decine e decine di studi letti, apprendo solo ora della possibilità di poter misurare l'omocisteina all'interno delle macchie? E come mai non è prassi per gli altri ricercatori? Ma vi rendete conto che esisterebbe la concreta possibilità che tutti quelli che si sono limitati a misurare l'omocisteina (ma anche altre sostanze) nel sangue o nel siero in realtà hanno tralasciato un filone fondamentale dell'indagine clinica per quanto riguarda la nostra patologia? Lungi, come sempre da me, gettare ombre su lavori di cui peraltro non ho competenze specifiche ma... la questione diventa dannatamente affascinante se consideriamo che alta omocisteina significa alti livelli infiammatori all'interno delle strutture melanocitiche centrali e periferiche quindi alti livelli di infiltrati T e di chemochine nonchè carenza di folati e vitamina B12. Nonostante, ribadisco, normalissimi livelli sierici. Le teorie si incontrano e i cerchi a volte si chiudono. Senza trionfalismi né eccitazioni. Stiamo raccogliendo dati cercando di capire cosa funziona e cosa no. E come ciò che funziona potrebbe agire. Non so per quale strada il professor Montes abbia ipotizzato che il protocollo da egli brevettato possa funzionare. Sicuramente quella che avete letto qui oggi è una di quelle molto plausibili. In finale due messaggi. Il primo destinato ad alcune mamme che hanno visto peggiorare la vitiligine durante la gravidanza nonostante l'assunzione di acido folico: considerate che in questo particolare periodo intervengono imponenti fattori ormonali e altre carenze, elementi ai quali dedicheremo un articolo in futuro. Il secondo ai tanti assuntori di vitamina D che si son persi l'articolo del Blog che parla di D3 e omocisteina: cliccate qui e leggete finale e studi. Alla prossima. Domenico.

(1) Studio cinese che conferma la presenza abnorme di CXCL10 e CXCR3, Gennaio 2016

(Tutti i diritti riservati. Vietata la riproduzione a termini di legge)

11 commenti:

  1. Incredibile! Questi studi confermano quanto scrissi tu tempo fa in altri articoli:il ruolo del omocisteina. Perché in Italia non sia possibile fare queste analisi rimane un mistero!! La strada sembra essere quella giusta! Speriamo!

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  2. Incredibile! Questi studi confermano quanto scrissi tu tempo fa in altri articoli:il ruolo del omocisteina. Perché in Italia non sia possibile fare queste analisi rimane un mistero!! La strada sembra essere quella giusta! Speriamo!

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  3. Come sempre chiaro ed esaustivo... ogni giorno aggiungiamo sempre un tassello in più verso la conoscenza della nostra patologia e ci avviciniamo sempre di più verso quella che per noi sara la svolta... la tanto attesa cura e la fine di quella libi che lucra sul nostro disagio. Un abbraccio riccardo

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  4. Grande Domenico!!! Grazie per il lavoro svolto

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  5. Grande Domenico ti faccio i miei complimenti per l'impegno e il lavoro svolto , continua così.ti saluto.CIAO ADRIANO.

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. Grande Domenico ti faccio i miei complimenti per l'impegno e il lavoro svolto , continua così.ti saluto.CIAO ADRIANO.

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  10. Grande Domenico ti faccio i miei complimenti per l'impegno e il lavoro svolto , continua così.ti saluto.CIAO ADRIANO.

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