VITILIGINE.LE NOSTRE NUOVE CONSAPEVOLEZZE

Tempo di mare, tempo di macchie. La storia si ripete e l'appuntamento con le agognate vacanze rivela, purtroppo nella maggior parte dei casi, i peggioramenti intervenuti durante
l'inverno. Peggioramenti invisibili nel corso della stagione fredda sia per il pallore della pelle sana sia per una maggiore vascolarizzazione dovuta al freddo e che maschera le nuove macchie con un persistente rossore. Un copione ormai conosciuto ed atteso non senza un patema che decisamente abbassa la qualità della vita di molti portatori di vitiligine. Dall'aprile dell'anno scorso stiamo cercando di valutare, in maniera personale, condividendone le riflessioni, tutte le teorie conoscibili circa la causa della vitiligine ed eventuali cure. Da ultimo, come avete letto, abbiamo testato empiricamente e senza alcuna presunzione di fornire dati scientificamente validi, una supplementazione di vitamina b12 (metilcobalamina) e acido folinico con risultati nulli quando non controproducenti. Premettendo di non essere in grado di confutare nè la teoria di Montes nè quella di nessun altro, sull'esclusiva scorta delle nostre esperienze e senza alcuna presunzione di fornire dati replicabili anche in piccola scala, siamo dunque tornati indietro con il ragionamento ai miglioramenti ottenuti l'anno scorso arrivando all'empirica conclusione che quelle repigmentazioni furono frutto esclusivamente della quercetina. E se è vero che sono sempre più numerose le prove che la vitiligine sia causata da uno anomalo funzionamento di elementi del sistema immunitario (leggi articoli precedenti sugli studi dei dottori Harris, Antonelli ed altri) con identificazione sempre più specifica dei meccanismi coinvolti (iperproduzione di INF y- chemochine infiammatorie, linfociti CD8 ecc  ecc.) è anche vero che solo sostanze in grado di modulare queste iperproduzioni saranno teoricamente in grado di fare bene alla nostra vitiligine. Così la Quercetina, sulla carta potrebbe essere una di queste. Certo ignoriamo le dosi perché come al solito mancano studi in vivo ma se a quantità di sicurezza ha prodotto risultati anche solo su due persone qualche diavolo di relazione va pure indagata. Dopo di ché, queste considerazioni aprono la strada ad altre valutazioni inquietanti per chi, come il sottoscritto, ha sempre pensato che vitamine e minerali potessero in qualche modo "aiutare" il processo di repigmentazione. Cosa succede infatti se assumiamo sostanze che aumentano anzichè modulare le componenti immunitarie coinvolte? Una, all'apparenza innocua, vitamina, si potrebbe trasformare in benzina gettata su un incendio. Decisamente da evitare. Ed ecco allora la svolta di questo Blog: da oggi il lavoro di "indagine" si baserà esclusivamente su elementi potenzialmente in grado di intervenire a regolare quelle disfunzioni immunitarie individuate da un filone di ricerca maggioritario come causa della vitiligine. Diversi ricercatori, come sapete da articoli precedenti, stanno lavorando in questa direzione per mettere a punto dei farmaci in grado di spegnere questi "interruttori". Qui, non disponendo di conoscenze, risorse e competenze, umilmente su questo filone di ricerca abbiamo cercato sostanze naturali come la quercetina e su questa strada proseguiremo senza tralasciare l'analisi di nuovi studi che a costo zero, alla luce di alcuni recentissimi lavori, potrebbero apportare dei benefici anche nei confronti di patologie autoimmuni. Parliamo di scoperte che abbiamo già iniziato ad illustrarvi in un articolo leggi l'articolo e che ora trovano conferme anche per una terribile patologia autoimmune Qui un'anticipazione.  Molte cose iniziano a quadrare anche se continua sempre ad essere difficilissimo conquistare questa bianca montagna. Ma ci riusciremo. Alla prossima. Domenico.