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28 ottobre 2015

DIECI MILIONI DI EURO A CHI TROVA LA CURA PER LA VITILIGINE !




Credo che il più grande ostacolo nel trovare una soluzione alla nostra patologia siamo noi stessi. Certo non come singoli individui, ovvio. Ma come collettività. Come insieme. Giorni fa scrissi un post su Fb in cui accennavo ad una idea venutami quando un amico mi parlò di un suo brevetto e del modo che stava utilizzando per raccogliere i fondi necessari affinchè quel brevetto potesse trasformarsi in un prodotto da lanciare sul mercato. Così iniziai
a curiosare nel mondo del Crowdfunding (per sapere cos'è clicca sul termine). Sinteticamente si tratta di siti sui quali tu metti la tua idea per la quale chiedi ai visitatori un versamento di denaro. Chi versa il denaro acquisisce, in proporzione a quanto versato, una quota di società e se il progetto non va in porto gli vengono restituiti i suoi soldi. La mia mente è andata subito alla vitiligine. Un sito garantito da un notaio con un conto alle spalle cointestato, a firma congiunta di  tanti soggetti estratti a sorte, sui quali ciascuno può fare il proprio versamento con un solo obiettivo: costituire un premio da attribuire all'inventore della cura per la vitiligine. Ovviamente questa è solo una modalità perchè ce ne potrebbero essere delle altre. L'essenza però è quella descritta. Ora attivate la vostra immaginazione. Statisticamente solo in Italia ci dovrebbero essere 500.00 affetti da vitiligine (l'1% della popolazione). Adesso poniamo che ciascun individuo componente di questa metà, anzi, facciamo meno della metà, quindi 200.000,  versi l'equivalente di un "gratta e vinci" da 10 euro. Abbiamo già raccolto 2.000.000 di euro. Ora immaginate che ciascuna di queste persone convinca almeno quattro familiari o amici a fare altrettanto. Saremmo a 10.000.000 di euro. E se altre persone affette da vitiligine di altre nazionalità facessero la stessa cosa potremmo anche raccogliere di più. Cifre da far girar la testa a tutti: ricercatori, università...persino Big Pharma, le maggiori case farmaceutiche del mondo che non troverebbero più conveniente mettere in commercio palliativi quanto buttarsi anima e corpo nella Ricerca. Inizierebbe un lavoro senza sosta che sono sicuro in breve ci consegnerebbe la soluzione. Tengo a specificare per coloro i quali, solo per il fatto che io abbia qui lanciato questa idea,  già mi vedono in fuga all'estero con il bottino,  che mai vorrei essere cointestatario del conto di raccolta per una ovvia questione di incompatibilità. Qui, come in un messaggio in una bottiglia affidata al mare, lancio l'idea nella speranza che qualcuno la raccolga promettendo però tutto il mio contributo organizzativo. A che servono le Associazioni se non si fanno venire in mente e non concretizzano idee simili, le sole in grado, a mio parere, di realizzare l'obiettivo? A che servono le parole, i dibattiti, le promesse se questo mondo gira esclusivamente sul denaro e se molti del settore ci vedono come un bancomat la cui costante erogazione di sudati soldi nostri non deve interrompersi trovando la soluzione definitiva?  E qui voglio collegarmi all'importanza della petizione per il riconoscimento della vitiligine come malattia. Comprendo i disillusi ma qualcosa bisogna fare e questa petizione rappresenta un test sulla nostra capacità di essere un insieme che realizza obiettivi. Mi ha fatto molto piacere il nuovo scossone dato all'iniziativa che si era arenata ad una quota di sottoscrizioni francamente irrisoria. E allora agiamo. Ciascuno di noi contagi con il proprio entusiasmo l'amico o l'amica, virtuale o reale che sia. Noi...abbiamo bisogno di noi. E a questo proposito sono riuscito a mettere nella versione mobile per cellulare di questo Blog,  alla fine di ogni post (io li chiamo articoli) tutti i pulsanti per la condivisione sui maggiori social e persino su whatsapp per condividerli con i contatti della vostra rubrica telefonica. Così anche questo articolo potrete condividerlo con un numero elevato di persone affinchè l'embrione delle idee possa trovare la fertilità della volontà. Dobbiamo gridare al mondo che noi vogliamo che il colore torni. Per tutti. Alla prossima. Domenico.

9 commenti:

  1. Che idea. Bravo. Speriamo si possa concretizzare

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  2. Che idea. Bravo. Speriamo si possa concretizzare

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  3. Se anche questa iniziativa cadrà nel vuoto mi cancellerò da tutti i gruppi perchè avrò la certezza che la maggior parte dei vitiliginosi si acccontenta di sentirsi dire bravo per una macchiolina chiusa fingendo di non sapere che quanto prima gliene si aprirà un'altra.
    Per quanto mi riguarda aspetto di conoscere dove fare il mio versamento.

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  4. Ahhhhh!!! Si si! Io ci sto!!!fammi sapere dove! Dai cazzo! Bellissima idea '

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  5. Ahhhhh!!! Si si! Io ci sto!!!fammi sapere dove! Dai cazzo! Bellissima idea '

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  6. Anzitutto ciao.... gran bella iniziativa sembra quasi una favola...io mi candido siamo a 4.... con ironia e simpatia credo che rimarremo in 4.

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  7. Si potrebbe alzare la quota contributo a personam tipo a 100 euro, si raggiungerebbe prima l'obiettivo. Non credo sia una quota esagerata in quanto costa all'incirca come una seduta di trattamento. Servirebbero meno persone per la cifra pensata, 100.000, cioè 1/5 dei malati se sono 500.000.

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  8. Ci sono anch'io. Fatemi sapere come e dove versare.

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