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2 novembre 2015

VITILIGINE E PATOLOGIE CORRELATE.MA ORA BASTA CONFERME E ANDATE AVANTI




Oggi voglio iniziare questo articolo richiamando quello di ieri sull'omocisteina (clicca qui per leggerlo) e sulla probabile relazione tra elevati livelli sierici  di tale amminoacido e fase attiva della vitiligine. In queste ore  alcune lettrici e alcuni lettori del Blog stanno postando sui Gruppi FB e Twitter commenti basati sulle proprie analisi del sangue che
confermano questa ipotesi. Come già scritto, al fine di creare delle banche dati su questo e su altri argomenti che ci interessano, chiedo alle lettrici e ai lettori  * del Blog che hanno già i risultati sui loro livelli di omocisteina, vitamina B6, B12 e Folati (acido Folico),  o anche della sola omocisteina,  in analisi fatte durante un periodo di attività della loro vitiligine, di farceli conoscere utilizzando alla fine dell'articolo di ieri, lo spazio dedicato ai commenti. Si può anche scegliere di commentare in forma anonima per la ovvia salvaguardia della privacy. Reinvito altresì tutti coloro che notano (speriamo nessuno) nuove macchie o l'espansione di lesioni già esistenti di chiedere al proprio medico di famiglia o al proprio specialista (se questi lo ritiene utile) la prescrizione delle analisi di cui sopra. Se anche noi confermassimo con questo test in vivo gli studi che potete sempre leggere sull'articolo di ieri... beh limitiamoci a dire che ciò costituirebbe un dato molto interessante per eventuale rimedi. Oltre ovviamente alla partecipazione attiva di ciascuno di noi al comune tentativo di trovare una soluzione sfruttando al massimo le potenzialità che i Social e, più in generale la Rete, ci offrono. Per quanto riguarda invece l'argomento di oggi, vi invito ad una riflessione. Prendo spunto da una ricerca pubblicata tre giorni fa su una delle più prestigiose riviste statunitensi di dermatologia. Un gruppo di ricercatori dell'Università del Michigan, unitamente a dermatologi dell'ospedale "Henry Ford" di Detroit, hanno condotto un'indagine su 1098 pazienti con vitiligine. L'obiettivo era quello di rilevare la compresenza, nello stesso soggetto, di più patologie c.d. autoimmuni insieme alla vitiligine. Lo studio ha rilevato una maggiore presenza di malattie alla tiroide, alopecia areata, malattia infiammatoria intestinale, e decrescendo in termini di percentuali , anemia perniciosa, lupus eritematoso sistemico,  sindrome di Guillain-Barre, lupus discoide, morfea lineare, miastenia gravis e sindrome di Sjögren. 
Chi legge questo Blog sa che ad ogni occasione buona per farlo continuo a ripetere che il killer è sempre lo stesso (ricordate l'articolo Tanti omicidi un unico Killer? Cliccate qui per rileggerlo). Non si tratta di una convinzione personale, sono studi presenti in Rete estrapolabili da chiunque abbia la volontà di farlo . Un dato o un insieme di dati si suppongono, si verificano, si testano, si acclarano definitivamente. E si cerca una cura. Dopo decenni invece siamo ancora alla prima fase di ricerche su evidenze ormai consolidate. E lo studio che ho portato ad esempio oggi, ma ce ne sono molti altri, ne è la prova. Ci si guarda bene dal criticare l'operato straordinario dei ricercatori che costituiscono la nostra unica speranza e, ovviamente,  non soltanto per la vitiligine, ma viene spontaneo chiedersi se i denari destinati a questo tipo di ricerche non sarebbero meglio sfruttabili per condurre in fase II o III ricerche fondate su tesi condivise da più team. Vi ho dunque reso partecipi oggi anche di una delle motivazioni che sorreggono le miei forti perplessità sul sistema di conferimento di donazioni alla Ricerca che, quando non possono  essere destinate selettivamente a specifici progetti,  vanno a confluire in fondi cui attingono anche ricerche dalla dubbia utilità. E sulla necessità che abbiamo invece noi pazienti, miranti alla soluzione del nostro problema,  di costituire degli sproni affinché ricerche mirate vadano avanti senza inutili lungaggini e/o sprechi. Un tema su cui rifletteremo anche in futuro. Sempre qui sul Blog. Alla prossima. Domenico 

Studi correlati a questo articolo: 


* aggiornamento: ciascun lettore potrà comunicare al blog attraverso il modulo accanto ai post "scrivi al blog" il proprio valore di omocisteina tratto dalle analisi effettuate durante la fase attiva della vitiligine: (Molto Alto rispetto ai valori normali, Alto, Normale o Basso). I dati sono raccolti in forma anonima secondo la normativa vigente in tema di Privacy e non saranno utilizzati da terzi ma solo aggregati in maniera impersonale per offrire un riferimento ai lettori di questo Blog. 


2 commenti:

  1. La causa oramai è (e finalmente) è stata scoperta!! Perché non ci si concentra nel trovare una soluzione definitiva?? Perché????

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  2. La causa oramai è (e finalmente) è stata scoperta!! Perché non ci si concentra nel trovare una soluzione definitiva?? Perché????

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